Bari, alla Santomauro un Masterchef in "salsa scolastica": gli alunni si trasformano in cuochi
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giovedì 25 maggio 2023
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di Armando Ruggiero
Si tratta di una riproposizione in piccolo e in “salsa scolastica” del noto talent show culinario, che vedrà tra l’altro la presenza in giuria di Almo Bibolotti, cuoco barese riuscito a classificarsi secondo a Masterchef 3. A partecipare non solo i ragazzini della Santomauro, ma anche i bambini che frequentano la quarta elementare alla El/7, istituto di Poggiofranco in attesa di cambiare nome in “Emanuela Loi”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma perché proporre un evento del genere in una scuola? «La gara rappresenta la conclusione di un progetto teso a
sensibilizzare i ragazzi alla corretta alimentazione, alla scoperta dei prodotti locali e al lavoro di gruppo», spiega la docente Nunzia Ricciardi, ideatrice del concorso giunto alla sua terza edizione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Funzionerà così. I piccoli cuochi porteranno nell’auditorium dell’istituto i loro piatti “freddi” (poiché naturalmente in sede non si può cucinare), preparati in mini “brigate” composte da vari alunni a ognuno dei quali è stato assegnato un particolare compito: dall’acquisto degli ingredienti, all’impiattamento, alla scelta dal nome da dare alla creazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Una volta assemblate in maniera creativa le pietanze (in tutto sei per la secondaria e quattro per la primaria), si procederà all’assaggio da parte della giuria. Di quest’ultima fanno parte oltre ad Almo (parente di una professoressa), anche la preside dell’istituto comprensivo “El/7 Santomauro”, Anna Lia Minoia, oltre a vari docenti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Saranno loro a votare il piatto più “gustoso”, quello con più equilibrio, quello che si avvicina più alla tradizione (categoria “apulian”), la pietanza che regala maggior energia (“sprint”), il “km0” (economico e che fa uso di prodotti baresi) e “l’acquolina” (per la migliore presentazione).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nella scorsa edizione colpirono in particolare il tortino di riso venere e verdure, la bruschetta dell’orto e la cialda pugliese, mentre quest’anno sembra che i ragazzini vogliano spingersi oltre. «Noi della 2ª C prepareremo il “Salmone in fiore” – ci dice ad esempio la 12enne Giorgia De Pascali – . Sarà composto da datterini gialli, fiori di zucca, zucchine, riso e salmone norvegese. Io e altre due mie compagne ci occuperemo della presentazione».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Noi invece abbiamo voluto mettere insieme un “Porto dei sapori”, a base di scamorza, polpo, asparagi e olive e concedendoci come accompagnamento anche uno spritz, ovviamente analcolico», afferma il 12enne Andrea Letourdì, della 2ª A.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Passando all’elementare, incontriamo Martina Miolli, di 9 anni, della 4ª B, che assieme alla sua brigata ha deciso di rispettare le tradizioni pugliesi. «Noi creeremo un piatto che contiene sgagliozze, calzone di cipolla e popizze, queste ultime fatte da me e mia nonna che è maestra nel friggerle», ci rivela la bimba.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Mentre la nostra classe, la 4ª C, ha ideato un piatto con capocollo, ricotta forte e mozzarella – sottolinea Gabriele Pinto, di 8 anni -. Si chiamerà “Bruschetta ai sapori e colori pugliesi”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Naturalmente l’aria che si respirerà durante la manifestazione sarà di “festa di fine anno”. «Sì perché oltre all’educazione alimentare e alla ricerca delle radici pugliesi, l’evento è servito agli studenti per creare gruppo e socializzare tra loro – sottolinea la professoressa Ricciardi –. Può sembrare assurdo ma i ragazzini raramente si vedono al di fuori della scuola per fini diversi dallo studio: al massimo si fanno qualche videochiamata».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Invece la bellezza di questo Masterchef sta proprio nell’essere riusciti a creare un legame solido tra noi - conclude la 12enne Evelyn Marino -. L’aver imparato, preparato e decorato tutti insieme è la parte che ci ha davvero fatto stare bene. E ora non resta che presentare il frutto del nostro impegno: “l’Insalata di polpo 2.F”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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